Lago di Garda: Età romana

Nel corso dell'età romana il territorio benacense si strutturerà in organismi amministrativi minori: i pagi.
In età imperiale sono probabilmente già presenti strutture difensive a Lonato, Sirmione, Lazise, Torri del Benaco e Malcesine, tra i cui scopi c'è forse quello di limitare l'influenza bresciana alla costa occidentale.
Il lago assicura le comunicazioni con il nord, mentre la via di terra più frequentata è quella che collega Brescia a Desenzano, Peschiera e Verona; una sua diramazione raggiunge Salò.
Attorno al 243 si verifica, secondo la tradizione, il primo terremoto ricordato sul Garda. La leggenda vuole che in conseguenza di esso la città di Benaco sia scomparsa nelle acque del lago, a poca distanza di Toscolano. Sempre stando alla tradizione, i vescovi di Verona e di Trento, Zeno e Vigilio, evangelizzano nel IV secolo la popolazione benacense.
Nel secolo successivo Sirmione diviene il centro di un distretto amministrativo, militare e giurisdizionale denominato fines Sermionenses.
Esso abbraccia i territori delle due sponde del lago raggiungendo a nord Arco e spingendosi a sud verso Mantova.